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Il settore tessile e il fattore digitalizzazione

11 febbraio 2019

Negli anni in cui tutto viene reinventato, rivisitato e molto spesso digitalizzato, anche il settore tessile non è da meno. Per restare competitivi in un mercato in veloce trasformazione, le politiche aziendali di innovazione sono indispensabili e per questo è necessaria la fusione tra tecnologia e settore manifatturiero.

Sostenibilità e innovazione digitale

I due punti cardine di questa evoluzione del settore sono sicuramente un’attenzione sempre più forte al tema della sostenibilità, grazie all’impegno sempre maggiore delle aziende nella riduzione dell’impatto ambientale e nell’introduzione di nuovi metodi di lavorazione meno inquinanti. E il secondo punto è il ‘fattore digitalizzazione’ che permette l’utilizzo del tessile a 360 gradi.

Quando parliamo generalmente di tessile, non ci riferiamo più soltanto ai tessuti dedicati al mondo del fashion, ma si apre un ventaglio di possibilità molto più ampio, utilizzando il termine anche per settori che fino a qualche anno fa non avremmo mai pensato come quello della sicurezza, quello del trasporto o quello aerospaziale. Un mercato che sta affrontando una nuova nascita, proprio grazie all’utilizzo di tecnologie che implementano il suo impiego in mercati anche molto diversi tra loro.

Italia: punta di diamante del tessile mondiale

In Italia il comparto tessile ha svolto anche negli anni della crisi, un importante compito di traino. Innovazione e ricerca, sono quindi due costanti in un settore che continua a rappresentare la punta di diamante del tessile mondiale. I dati diffusi in questi giorni da Confindustria Moda, la Federazione confindustriale che riunisce le aziende dei settori tessili, moda e accessori sono più che positivi. I dati di pre-consuntivo relativi al fatturato delle aziende Made in Italy per il 2018, hanno raggiunto un valore pari a 95,7 miliardi di euro (0,9% in più rispetto al 2017). Inoltre l’export ha registrato una crescita pari al 2,6% rispetto al 2017. Il nostro Paese risultata infatti essere il secondo esportatore al mondo in questo settore, dopo la Cina.

Il comparto tessile firmato Messe Frankfurt

Un assaggio di cos’è, ma soprattutto di come si evolverà nei prossimi anni questo mercato, è stato affrontato a Cernobbio lo scorso 30 gennaio nel corso della prima tavola rotonda in avvicinamento a SPS Italia, che si svolgerà a Parma dal 28 al 30 maggio 2019.

Questo progetto, fa parte di un disegno ancora più grande creato dal nostro gruppo. Messe Frankfurt ha infatti investito nel tessile con oltre 50 eventi internazionali, su un portafoglio di circa 150 fiere. Moda, tessuti, tessile per la casa, tessuti tecnici e cura dei tessuti: il network Texpertise copre l'intera catena dell'industria tessile. All’interno del nostro gruppo il settore viene suddiviso idealmente in quattro sezioni che toccano diversi ambiti. La prima è ‘Apparel Fabrics & Fashion’ che contiene al suo interno tutte le fiere per tessuti, filati, produzione conto terzi, pelle e moda sostenibile con marchi come Texworld, Apparel Sourcing e Intertextile. Si passa poi al ramo ‘Interior & Contract Textiles’, che unisce le piattaforme per l'interior design tessile: Heimtextil, Intertextile Home Textiles, Interior Lifestyle e Home Textiles Sourcing. Una terza parte è invece dedicata al ‘Technical Textiles & Textile Processing’ che include i marchi Techtextil, Texprocess, Simatex e Confemaq, oltre a Screenprint India. Textile Care infine, copre il marchio Texcare con numerosi eventi per la cura dei tessuti.

Donald Wich, Amministratore Delegato Messe Frankfurt Italia