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Intervista a Elena Stoppioni, Presidente Save The Planet APS ed ESG Director in Lombardini22

6 dicembre 2023
Intervista a Elena Stoppioni, Presidente Save The Planet APS ed ESG Director in Lombardini22

Ingegnere ambientale, attivamente impegnata nella sostenibilità ambientale dai primi anni 2000. Attualmente Presidente di Save The Planet APS (www.savetheplanet.green), associazione internazionale no profit molto attiva nella divulgazione di una nuova cultura ecologica, e direttore della BU di Lombardini22 per la progettazione ESG included nel campo del Real Estate e la promozione dell’impact investing. Formatore esperto nel campo della fisica tecnica, dell’edilizia sostenibile e delle certificazioni ambientali. Nel 2017 viene premiata dal Consiglio Nazionale Ingegneri come ingegnere donna dell’anno.
Autore di “Gestione dell’ambiente e del territorio” edito da Zanichelli per l’ultimo anno degli istituti agrari.
Spesso definita dai media “ingegnere colibrì”, in quanto strenua sostenitrice che chiunque può portare la propria goccia d’acqua per spegnere l’incendio dell’emergenza climatica, proprio come il colibrì della leggenda africana.

Save The Planet è una Associazione no profit nata nel 2018 per volontà di alcuni imprenditori molto attivi nella greeneconomy. Annovera in poco tempo già migliaia di soci che, come il colibrì della leggenda africana “fanno la loro parte” per combattere l’emergenza climatica. L’anno 2019 è stato particolarmente importante per l’impegno nella campagna contro il littering #iolabuttolì (www.iolabuttoli.green) patrocinata dal Ministero dell’Ambiente, nella quale si sono coinvolti anche testimonial autorevoli come gli attori di Casa Surace, raggiungendo oltre 9 milioni di visitatori unici tramite i social. L’obiettivo di Save The Planet è accompagnare gli imprenditori e la società civile nella transizione ecologica attraverso la cultura della misurazione e della concretezza delle azioni, combattendo il pericoloso fenomeno del “greenwashing”. Questo è possibile attraverso una comunicazione attrattiva e attraverso il corretto utilizzo delle certificazioni ambientali.

1. Save the planet è un’associazione nata con lo scopo di mettere in atto i principi della sostenibilità, la solidarietà e l’innovazione responsabile, per invertire la rotta dell’emergenza climatica e della crisi ambientale. Quali sono gli obiettivi da raggiungere entro il 2030?

Il 2030 è addirittura indicato sul sito di Save The Planet in home page, con un countdown che ci ricorda quanto poco manchi a una data importante: il momento del “punto di non ritorno”, il cosiddetto tipping point per gli scienziati del clima, dove se non resteremo ampiamente sotto i 2°C di riscaldamento globale (l’obiettivo è 1,5°C massimo) si innescheranno dei meccanismi ad effetto domino incontrollabili… siamo già spettatori di quanto gli eventi metereologici estremi come inondazioni, siccità e uragani si stiano intensificando moltissimo negli ultimi anni. Ecco, se non invertiamo la rotta la Natura ci restituirà tutto il disagio che abbiamo creato, con scoppi climatici difficilmente gestibili e perdita di biodiversità. Siamo in prima linea per ricordare l’urgenza e l’importanza di innescare percorsi concreti di transizione ecologica per impedire che questo accada, e questo vale per il settore pubblico, per il privato e per le imprese.

2. Il percorso verso un mondo nuovo, in equilibrio con gli ecosistemi, passa sicuramente dall’utilizzo delle energie rinnovabili e dalla decarbonizzazione. Come possiamo scegliere strade concrete sostenibili dal punto di vista industriale e sociale?

La buona notizia è proprio questa: conosciamo tutte le soluzioni per invertire la rotta ed evitare la catastrofe, vanno applicate con decisione e celerità! Ad esempio oggi è possibile attivare a qualsiasi contatore elettrico una fornitura di energia al 100% proveniente da fonti rinnovabili (il GSE la certifica con le Garanzie D’Origine), possiamo trasformare le nostre città con soluzioni nature-based (che aiutano l’adattamento), possiamo prediligere una dieta con meno carni e boicottare gli allevamenti intensivi, per non parlare della mobilità, in quanto ridurre le emissioni passa tantissimo dal ridurre l’utilizzo dei mezzi a combustione interna, che nei paesi più avanti nella transizione ecologica ormai sono praticamente demodé. Inoltre possiamo e dobbiamo condividere percorsi culturali e informazioni corrette, che ci facciano passare da una società EGO logica a una società ECO logica!

3. Da sempre ti ispira la leggenda africana del colibrì, l'uccello con il becco più piccolo al mondo, narra di come durante un incendio il volatile decide di dare il suo contributo portando l'acqua per spegnere le fiamme. Quali sono le iniziative di sensibilizzazione sociale e ambientale che ti hanno fatto sentire portavoce di questo messaggio universale?

Abbiamo dei bellissimi progetti in Save The Planet che chiamano all’azione le persone a diventare uno stormo di piccoli ma significativi colibrì: dalla campagna anti littering #iolabuttolì, che coinvolge da quattro anni famosi influencer del web per ricordare l’importanza del decoro urbano e del rispetto degli ecosistemi (www.iolabuttolì.green), al progetto Alto Mare (www.comestaimare.it) per la tutela degli Oceani, secondo polmone del pianeta, alla tutela dei popoli indigeni nella foresta amazzonica con il sostegno alla Escola Agricola Reinha Dos Apostolos a Manaus in Brasile. Chiunque può unirsi a noi e supportare uno di questi progetti, privati e aziende, oppure iscriversi come volontario e offrire un po’ del proprio tempo per partecipare alle nostre giornate di pulizia di spiegge e centri storici. Tra i nostri volontari, dei quali alcuni non si conoscevano tra loro prima, è scattata una bellissima amicizia, tanto che subito dopo l’Alluvione in Emilia Romagna quest’anno si sono ritrovati tutti insieme a spalare il fango. E con il sorriso. Perché la gratuità fa bene prima di tutto a chi la offre, prima ancora che a chi la riceve.

Tag tematici: Interviste e Editoriali She SPS Italia

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