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Intervista a Giorgia Roversi, Managing Director di Te.Co. S.p.A.

26 giugno 2024
Intervista a Giorgia Roversi, Managing Director di Te.Co. S.p.A.

Giorgia Roversi è la prima donna a ricoprire il ruolo di Managing Director all’interno di Te.Co. S.p.a., azienda leader nella distribuzione di cavi speciali e componenti per l'automazione industriale.

Con una laurea in Letteratura Nordamericana all’Università di Bologna, una specializzazione alla University of California e un Global Executive MBA alla SDA Bocconi di Milano, Giorgia ha lavorato per oltre quindici anni in YOOX NET-A-PORTER, ricoprendo diverse posizioni di crescente responsabilità.
Nel 2019 viene nominata prima Director of Sustainability and Inclusion del Gruppo e durante la fase più acuta del lockdown, quando è stato necessario per tutte le scuole d’Italia implementare la didattica a distanza, è stata tra le promotrici del progetto Digitali e Uguali.
Dal maggio 2021, Giorgia ricopre anche la carica di Segretario della Fashion Task Force della Sustainable Markets Initiative voluta da Re Carlo d’Inghilterra, con l’obiettivo di coinvolgere il mondo privato per accelerare la transizione verso un futuro più sostenibile nel settore della moda.

In che modo la tua esperienza internazionale, maturata in anni in cui hai visto nascere e crescere un'impresa online leader nel settore della moda, può essere messa al servizio nel mondo dell’automazione industriale?

La mia esperienza internazionale maturata negli anni in un'azienda leader nel settore dell'e-commerce e primo unicorno italiano, mi ha fornito una solida comprensione delle dinamiche di mercato e la capacità di cogliere le tendenze e adattarmi velocemente ai cambiamenti. Ho anche imparato quanto sia cruciale essere pronti a modificare la strategia quando serve.
Lavorare in un'azienda così importante mi ha dato una chiara visione dei processi organizzativi e mi ha permesso di condividere efficacemente la visione strategica con il team. Ho applicato con successo questo approccio anche in Te.Co., dove sto guidando la managerializzazione e la digitalizzazione per aiutare la trasformazione dell'azienda.
Grazie alla prospettiva internazionale che ho sviluppato, so come strutturare collaborazioni e partnership globali che contribuiscono alla crescita dell'azienda e arricchiscono il know-how locale.
Ho anche avuto l'opportunità di lavorare a stretto contatto con un visionario come Federico Marchetti, il cui stile mi ha ispirato a pensare in modo più globale e a sfruttare al meglio le mie capacità imprenditoriali.
La decisione di passare da una carriera consolidata a diventare imprenditrice è stata spinta dalla convinzione di poter fare la differenza, non solo per l'azienda, ma anche per il territorio in cui operiamo. Credo fermamente che fare impresa sia un potente strumento di innovazione sociale e di benessere per i collaboratori e per la comunità locale. Cresciuta in un ambiente imprenditoriale come quello di Bologna, per me è stato naturale intraprendere questa strada.

Che risultati porta una leadership al femminile?

Te.Co. incarna la sfida delle donne nel mondo imprenditoriale e la gestione del passaggio generazionale. In un settore storicamente dominato da uomini come l'automazione industriale, vorrei che il mio percorso spronasse le generazioni future ad avere un ruolo attivo in un settore che rappresenta l'eccellenza italiana a livello mondiale.
Mio padre scherza spesso sul fatto che, da quando sono alla guida, abbiamo visto un aumento significativo della presenza femminile in ruoli apicali all'interno di Te.Co. Nonostante i progressi compiuti, quando cerchiamo nuovi collaboratori ci confrontiamo con una carenza di donne in questo settore. Per contrastare questa tendenza, stiamo collaborando attivamente con organizzazioni locali come la Fondazione Golinelli per creare un percorso per le donne nel settore, partendo già dalle scuole medie quando le studentesse si trovano a dover scegliere la scuola superiore.
Sono fermamente convinta che una leadership femminile influenzi le imprese a mettere al centro il benessere dei collaboratori e il welfare familiare. Spesso, riesce a creare un ambiente di lavoro inclusivo che coinvolge tutti, dando voce anche a coloro che potrebbero sentirsi meno rappresentati. Inoltre, desidero sottolineare l'importanza che attribuisco all'esperienza della maternità, che ritengo sviluppi abilità cruciali come la risoluzione dei problemi, il lavoro di squadra, la capacità di delegare e una maggiore focalizzazione ed efficienza. La maternità può diventare un catalizzatore di produttività per le aziende. È essenziale, tuttavia, che le politiche di welfare supportino questo obiettivo, ad esempio attraverso un congedo parentale più equo anche per i padri.

Come si misura in termini di benefici l'investimento in formazione e apertura al talento?

Ritengo fondamentale investire costantemente nella formazione, sia per il mio sviluppo personale che per quello del mio team. L'apprendimento costante, il confronto con il mondo esterno e la capacità di mettersi in discussione sono pilastri fondamentali per affrontare efficacemente un panorama in continua evoluzione. In particolare, in un'epoca caratterizzata da trasformazioni rapide, tali elementi assumono un ruolo determinante nel garantire il successo di un'azienda.
La significativa crescita che Te.Co. ha registrato negli ultimi anni ci ha spinti a concentrarci sul potenziamento delle competenze dei nostri collaboratori, al fine di farli crescere insieme alla nostra azienda. Oltre ad aver istituito una nostra academy interna, chiamata TECO_lab, abbiamo implementato programmi di team empowerment e coaching personalizzato. Attualmente, vantiamo una diversità significativa all'interno del nostro team: il 36% dei nostri collaboratori è entrato a far parte dell'azienda negli ultimi 3 anni, mentre il 21% lavora con noi da più di 20 anni. L'età media è di 43 anni, con il collega più giovane di 24 anni e il più anziano di 62 anni.

Tag tematici: Gender Gap She SPS Italia

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