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Intervista a Stefania Carlucci e Carola Corcione, CEO & CTO in WoMat

5 febbraio 2025
Intervista a Stefania Carlucci e Carola Corcione, CEO & CTO in WoMat

Stefania Carlucci

Ha conseguito Laurea Magistrale in Ingegneria Energetica e Nucleare a Bologna, con votazione 110/110 e Lode. Dopo la laurea ha frequentato un master in Calibrazione Motore a Maranello (MO). Dal Settembre 2020 ha contribuito ai lavori che hanno portato alla nascita e alla crescita di Reinova – ormai polo di eccellenza in ambito nuova mobilità innovativa e sostenibile, incentrato sullo sviluppo, il testing, la validazione e l’omologazione di componenti, sistemi, veicoli elettrificati. Oggi in Reinova ha la responsabilità commerciale delle sedi italiane ed estere.

Carola Corcione

Carola Esposito Corcione si laurea in Ingegneria Chimica nel 2000 con 110 e lode e consegue il titolo di Dottore di ricerca di Ingegneria dei Materiali nel 2005 (valutazione eccellente). Dal 1° gennaio 2005 al 31 dicembre 2021 lavora come ricercatore presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento. Dal 1° gennaio 2022 lavora come professore associato presso lo stesso Dipartimento e dal 2013 è abilitata al ruolo di professore ordinario. Coordinatrice del corso di dottorato in “Ingegneria dei Materiali e delle Strutture e Nanotecnologie”. Da dicembre 2023, coordina un gruppo di ricerca multidisciplinare ed internazionale composto da 6 dottorandi e 2 assegnisti di ricerca. L’attività scientifica coordinata dalla professoressa Esposito Corcione riguarda sia tematiche di interesse tecnologico ed industriale, legate alla sua partecipazione e direzione di molteplici progetti internazionali, nazionali e regionali, che tematiche di ricerca di base, anche in collaborazione con enti di ricerca ed università italiani ed internazionali. Il focus principale della ricerca riguarda lo sviluppo di polimeri e nanocompositi innovativi ecosostenibili per applicazioni in ambito ingegneristico, quali stampa 3D, elettronica, sensoristica, medicina ed è stata tradotta in 164 lavori pubblicati su riviste internazionali, 150 presentati in congressi internazionali e 50 presentati in congressi nazionali e nel deposito di due domande di brevetto europeo e due domande di brevetto italiane. Da ottobre 2022 è CTO della start up innovativa WoMat, impegnata nello sviluppo prodotti e/o servizi innovativi ad alto valore tecnologico, in conto proprio e/o per conto di terzi, per uso industriale e/o di ricerca, curandone in particolare l'ideazione, la progettazione, la brevettazione, l’ingegnerizzazione, la produzione e la commercializzazione.

Carola e Stefania, siete rispettivamente CTO e CEO di WoMat, una start up che sta rivoluzionando il settore dell'automotive, attraverso lo sviluppo di materiali innovativi a basso impatto ambientale. Quali sono le necessità tecnologiche del vostro settore di riferimento?

Carola: Uno degli obiettivi di WoMat è quello di rispettare l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Nello specifico il punto 17 menziona il “consumo e produzione responsabili”. Sicuramente i temi dell’ecosostenibilità ed economia circolare, con particolare attenzione alla riciclabilità, ecocompatibilità e riduzione delle emissioni di CO2, sono centrali non solo a livello nazionale ma a livello globale. Le aziende saranno chiamate da ora in avanti ad occuparsi e preoccuparsi di produrre in modo sostenibile. La progettazione di materiali innovativi, che siano riciclabili ed ecosostenibili, e che coinvolgano processi di produzione altrettanto sostenibili, giocano un ruolo fondamentale per fornire alle aziende gli strumenti richiesti per soddisfare una produzione responsabile. Credo che il numero di aziende che in Italia sta andando in questa direzione sia decisamente in crescita. Reinova ne è un esempio evidente. Womat non sarà da meno.

Stefania: stiamo vivendo un periodo storico in cui l’imprevedibilità riguardo all’evoluzione di nuove tecnologie e la difficoltà di prevedere quali soluzioni diventeranno dominanti portano, il settore dell’automotive, ma non solo, a confrontarsi su nuove sfide in merito alla ricerca di soluzioni innovative in grado di garantire risultati stabili e duraturi e, al tempo stesso, che riducano il rischio di investimento. La spinta verso la sostenibilità è cruciale ed il team di Womat vuole promuovere soluzioni che siano efficienti da un lato e allo stesso tempo a basso impatto ambientale. Vogliamo supportare il mercato offrendo servizi e prodotti che siano in grado di generare un ritorno economico sugli investimenti, che diano valore aggiunto, creino competitività e abbattano i costi.

La vostra realtà è stata fondata ed è composta da un team quasi esclusivamente al femminile. Sei donne con provenienze professionali e di studio differenti, unite dalla passione per la ricerca. In che modo l'amore per l'innovazione e l'invenzione ha rappresentato un punto di forza?

Carola: WoMat nasce dall’incontro tra le socie fondatrici, 4 scienziate con una ultradecennale esperienza nella progettazione di materiali innovativi hi-tech ed eco sostenibili, e REINOVA, azienda emergente e visionaria, un’eccellenza europea nel cuore della Motor Valley. La fusione di due mondi apparentemente lontani, ma assolutamente complementari, ormai uniti in una sola realtà sinergica e indissolubile è la vera forza di WoMat. Una forza che si rigenera e si autosostiene grazie alle solidissime e collaudate competenze delle socie fondatrici, che spaziano in modo multidisciplinare dall'ingegneria chimica, energetica, a quella dei materiali, alla fisica, alla chimica e alle tecnologie per i beni culturali.

Stefania: Crediamo che l’amore per l’innovazione sia un potente punto di forza: è un atteggiamento che non solo aiuta a stare al passo con i cambiamenti, ma diventa un vero e proprio vantaggio competitivo! Womat vuole combinare il Know-How derivante dalle competenze multidisciplinari dei soci fondatori ad un orientamento verso il progresso, per essere capaci di anticipare in maniera proattiva le nuove emergenti tendenze rispondendo con prontezza a bisogni sempre nuovi a cui il mercato ci metterà davanti. Non vogliamo solo innovare! La passione che proviamo in quello che facciamo e, la curiosità che ci spinge ad andare sempre oltre, ci rende già inventrici di prodotti straordinariamente unici e senza precedenti. Il segreto è crederci, avere coraggio e fiducia nel nostro istinto oltre che nelle nostre capacità!

Empowerment e imprenditorialità al femminile possono scardinare stereotipi vetusti e costituire un valore aggiunto?

Carola: L’imprenditorialità femminile è un settore in crescita e questo sicuramente è un dato positivo. In questi ultimi anni, per la prima volta, si sono viste figure femminili abitare spazi che storicamente appartengono agli uomini. Questo è un dato di realtà fondamentale per interpretare un cambiamento della società. Difatti, la costruzione di un modello sociale più lontano dagli stereotipi di genere, e non solo, è un processo graduale e lento, che passa sicuramente attraverso la rappresentazione. Si sono fatti molti passi avanti nella presenza femminile nell’imprenditoria, ma ancora non siamo a un livello soddisfacente. Ad oggi, infatti, ad una donna è richiesta molta più preparazione e molto più tempo per occupare la stessa posizione di un uomo e, spesso, non le viene riconosciuto, lo stesso merito (basti pensare ai dati sul gender pay gap in Italia e in Europa). Spesso, una donna deve rinunciare a gran parte della propria vita privata per far spazio alla sua vita lavorativa e alla sua carriera, cosa che a un uomo non è richiesta. Penso non si sia ancora raggiunta la naturalezza nella percezione delle donne in posti di potere nel mondo del lavoro. Sono convinta che l’imprenditorialità al femminile possa rappresentare un modello fondamentale per giovani donne che si affacciano al mondo del lavoro, tantopiù quando parliamo di ambiti scientifici, ma allo stesso tempo penso che ci sia ancora tanto altro da fare per permettere alle donne di occupare i ruoli che spettano loro, senza colpe e rinunce, e al pari dei loro colleghi uomini.

Stefania: L’empowerment femminile è una delle chiavi per il progresso sociale ed economico. Alla base di tutto c’è una forte fiducia che non bisogna smettere mai di coltivare. Noi vogliamo essere promotrici e, da esempio, dei benefici che siamo certe l’imprenditorialità al femminile possa portare con sé: vogliamo creare un ambiente di lavoro armonioso e produttivo, favorire una cultura positiva, inclusiva! Vogliamo essere capaci di portare un approccio culturale differente, rispondendo ai bisogni di un mercato e una clientela variegata, con la costante e massima attenzione ai temi di sostenibilità ambientale e sociale. Siamo certe che la diversità promuova innovazione e creatività, nostro pane quotidiano. Siamo certe che competenza ed efficacia non abbiano genere. Io sono la più giovane del team e non sono ancora “Mamma” (un giorno spero di diventarlo!) ma nel nostro gruppo ci sono esempi lampanti di quanto sia possibile conciliare la carriera e la vita familiare... certo, non senza sacrifici, ma noi donne siamo rinomate per avere energie senza fine e per le capacità multitasking vero!?

La vostra testimonianza di leadership al femminile è ancora più significativa perché siete riuscite a fondare una realtà di successo in Puglia. Come si incanalano gli investimenti necessari per rimanere nel proprio territorio?

Carola: con l’impegno, la determinazione e la volontà di sviluppare e valorizzare le proprie conoscenze e competenze nella terra in cui si è nati o si è cresciuti e che si conosce più di ogni altra. Se ne conoscono le bellezze, ma ancor più se ne conoscono i limiti e ci si impegna a creare qualcosa di nuovo nel tentativo di superarli. Perché andare via quando qui c’è tanto ancora da fare? Sicuramente la realtà in cui viviamo non è su un sentiero battuto, tante sono le difficoltà, ma l’importante è essere determinati in ciò che si vuole e in ciò che si fa per poter cercare di cambiare lo stato delle cose…e noi lo siamo!

Stefania: Creando un ecosistema di rete professionale, fornitori e collaboratori al fine di supportare la crescita e l’innovazione di ogni singolo partner verso l’obiettivo comune della missione e della visione di WoMat. Nello specifico supportando la rete dei fornitori nello sviluppare le competenze atte a realizzare investimenti necessari a WoMat e formando figure professionali necessarie a ottenere gli obiettivi prefissati. Bisogna crescere nella stessa direzione favorendo il progresso e sempre nuove opportunità in una terra dove dietro tanti limiti si celano svariate e sempre nuove sorprendenti opportunità.

Tag tematici: Networking She SPS Italia Sostenibilità

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