Dopo Piacenza SPS Italia passa da Verona, toccherà ancora Lucca e Bari prima di arrivare a Parma.
Rendere protagoniste le realtà produttive locali, è questo lo scopo dei roadshow di SPS IPC Drives Italia, fiera dell’automazione e digitale per l’industria in programma a Parma dal 22 al 24 maggio.
E’ iniziato da Piacenza il giro d’Italia e ha fatto tappa a Verona il 28 febbraio con la Tavola Rotonda “Food processing 4.0: le tecnologie abilitanti raccontate dai protagonisti del settore”, che al Palazzo della Gran Guardia ha catturato l’atttenzione di oltre 160 operatori del settore.
Ha aperto i lavori Francesca Selva, Vice President Marketing & Events Messe Frankfurt Italia. "Parlare di tecnologia intercettando le 'case history' del territorio e affrontando le soluzioni in ottica 4.0 - ha commentato Selva - è il modo migliore per far durare la nostra fiera di riferimento tutto l’anno. A Parma sarà poi possibile vedere e toccare con mano applicazioni, prodotti e soluzioni che rispondono al massimo a queste esigenze e alla rivoluzione industriale che è in atto, dove la manifattura italiana deve essere protagonista".
Marco Vecchio, Segretario ANIE Automazione, come rappresentante dell’Associazione di riferimento per le imprese fornitrici di tecnologie per l’automazione di fabbrica, di processo e delle reti, ha inquadrato il mercato e i temi di particolare interesse per il momento storico che viviamo, come quello della formazione e della consapevolezza dello stato attuale dei lavori nel tessuto industriale in Italia.
Ha presentato l’iniziativa e le opportunità del “Digital Transformation Contest”, dedicato a grandi aziende e PMI particolarmente avanti nel processo di digitalizzazione, Giovanni Notarnicola, Principal Porsche Consulting (www.digitaltransformationcontest.it).
Infine Michele Bauli, Presidente Confindustria Verona - Speedhub Digital Innovation Hub, esaltando le caratteristiche della città rappresentate da agricoltura, industria e bellezza, ne ha sottolineato la capacità di evoluzione e diversificazione come simbolo del Mdae in Italy. Confindustria Verona lavora e incentiva l’investimento nelle nuove tecnologie anche attraverso il nuovo Digital Innovation Hub locale (Speedhub), specializzato sulle specificità del territorio come logistica industriale e supply chain.
Le case history del territorio
La storia di Rigoni di Asiago, che potete leggere in dettaglio qui, mette al centro l'automazione come strumento per migliorare flessibilità ed efficienza. Il produttore di marmellate bio ha investito in un sistema di acquisizione dati e controllo dei processi produttivi grazie al quale gestire la tracciabilità, governare le fasi di pianificazione, controllare la manutenzione, gestire i consumi di energia e tenere sotto controllo i costi industriali.
Il Gruppo Epta è invece specializzato in impianti di refrigerazione commerciale di alimenti per la grande distribuzione e il settore Horeca. "La sfida principale per noi è gestire la complessità: i nostri clienti chiedono soluzioni personalizzate e la digitalizzazione sta dimostrando di essere lo strumento giusto per rispondere a questa esigenza", ha spiegato Davide Zannese, R&D Director Gruppo Epta. Industria 4.0 tuttavia "non è solo tecnologie abilitanti, ma anche integrazione e connessione".
Dal punto di vista tecnologico il gruppo Epta ha investito su AGV, IoT, 3D printing, big data, analytics, smart glasses e robot collaborativi. A questo si è affiancato un percorso verso la lean factory "perché non ha senso digitalizzare processi che non siano efficienti". Zannese è inoltre convinto che la digitalizzazione si estenderà presto anche alla filiera prodotto-consumatore.
Anche Bauli sta puntando sulla raccolta dei dati di produzione, sia dalle nuove macchine che da quelle esistenti, per poter prendere decisioni sempre più basate su informazioni. Nel 2017 l'azienda veronese ha messo in cantiere oltre 4 milioni di investimenti iperammortizzabili. Due le direttrici degli investimenti: digitalizzare i processi ed eliminare la carta, ma "con gradualità per permettere agli operatori di familiarizzare con gli strumenti", come ha spiegato Andrea Moretti, direttore tecnologie e impianti di Bauli, e implementare tecnologie IoT per migliorare efficienza e qualità in produzione. Focus anche sui sistemi di visione, chiave di volta per controlli di qualità automatizzati.
Il Caseificio Elda, uno dei primi tre produttori italiani di ricotta, ha lavorato per migliorare "la food safety ma anche la food security", come ha ricordato Paolo Montalbetti, direttore tecnico del ricottificio. Gli investimenti sono stati in robot manipolatori, tecnologie per la tracciabilità, soluzioni per l'efficientamento dell'intralogistica e interconnessione tra produzione e sistemi gestionali.
Tavola rotonda con i rappresentanti di Sew Eurodrive, Mitsubishi Electric Factory Automation, Yaskawa, Omron, B&R Automazione Industriale e Pilz Italia
Secondo Giosuè Cavallaro (Sew Eurodrive) "è in atto una fase di smartification, una connessione tra oggetti e processi che ha rilevanza culturale, organizzativa e solo alla fine tecnologica". Cavallaro ha sottolineato il ruolo dei sistemi cyberfisici che, grazie all'intelligenza collettiva, consentono di connettere tra loro le diverse aree di un'azienda. La spinta all'automazione di questi processi lascerà agli operatori un ruolo meno operativo, ma più orientato alla fase decisionale.
Marco Galliani di Mitsubishi Electric Factory Automation ha messo l'accento sul fatto che nel settore Food & Beverage la produzione deve mirare alla qualità e quindi occorre misurare tutto il possibile. Per trasmettere i dati dal campo al livello MES/ERP in sicurezza e con semplicità è possibile utilizzare il modulo e-f@ctory MES dell'azienda giapponese. Mitsubishi ha sviluppato queste soluzioni inizialmente per utilizzarle nei suoi stessi stabilimenti, dove ha potuto così individuare colli di bottiglia e aumentare la qualità e le performance di alcuni reparti produttivi.
Tiziano Govoni di Yaskawa ha evidenziato il successo delle soluzioni robotiche, un mercato che cresce a doppia cifra. L'azienda giapponese è al lavoro su una soluzione che consenta anche alle PMI di sfruttare la tecnologia per comporre bancali misti, al fine di rispondere alle crescenti richieste di ordini personalizzati in maniera economica. Il nuovo robot consentirà di automatizzare operazioni di presa singola o a strato e potrà girare tra diverse stazioni.
Marco Galperti di Omron ha posto l'accento sui vantaggi dell'integrazione di diverse funzionalità– dal controllo macchina alla visione, dalla sicurezza alla robotica – in un unico controllore. Dopo l'acquisizione di Adept, Omron è oggi in grado di offrire soluzioni robotiche complete: SCARA, antropomorfi, delta e robot mobili. Particolarmente adatto alle operazioni nell'ambito alimentare è un robot delta a 4 bracci certificato USDA. La filiale italiana della casa nipponica mette inoltre a disposizione delle aziende di questo settore un pool di esperti in grado di sviluppare soluzioni dedicate, con un focus sulle attività di revamping degli impianti esistenti.
"L'acquisizione dei dati di produzione e dei parametri energetici è fondamentale per l'ottimizzazione delle operation". Ne è convinto Lorenzo Merlini di B&R Automazione Industriale. "Questi dati sono utili non solo individualmente, ma soprattutto se considerati nel loro insieme, comparandoli, per trarne informazioni utili a correggere le criticità". La soluzione sviluppata dalla casa austriaca per questo scopo si chiama Aprol EnMon. Per andare incontro invece alle esigenze di chi, nel settore alimentare, deve coniugare personalizzazione e performance, B&R ha recentemente presentato AcoposTRAK, un sistema di movimentazione intelligente che rende economicamente fattibile anche un lotto unico.
Marco Pellizzaro di Pilz ha affrontato il nodo della sicurezza degli operatori (safety). Grazie alle nuove tecnologie i sistemi per il bloccaggio dei portelli offrono anche informazioni diagnostiche sul riparo e inoltre consentono di sapere quale operatore sta usando una determinata macchina (controllo accessi). Novità anche per la sicurezza nella collaborazione uomo-robot. Oltre al sistema di monitoraggio dell'area operativo basato su un avanzato sensore di visione, è in fase di sviluppo un tappeto dotato di sensori tattili che rilevano la presenza e la posizione dell'operatore in modo da abbinare alla gestione della safety anche la possibilità di creare operazioni in automatico.
Tavola rotonda con i rappresentanti di ABB, IFM Electronic, ESA Automation, Phoenix Contact e SAP
Nicola Tricomi di ABB ha parlato di Ability, l'offerta per la digitalizzazione della Casa svizzera, sottolineando come la strategia di ABB poggi su quattro elementi: sviluppo di prodotti nuovi per la raccolta dei dati; progetti per l'implementazione di queste tecnologie negli stessi stabilimenti della società (anche in Italia); partnership e acquisizioni per completare l'offerta e infine la formazione del personale per poter disporre di un team in grado di affrontare tutte le situazioni.
Carlo Di Nicola ha raccontato come IFM Electronic si stia trasformando da fornitore di componenti (sensori) ad azienda in grado di proporre sistemi perché, come ha spiegato, "il dato deve avere un significato qualitativo". La proposta di IFM parte dal basso e porta il dato ai sistemi superiori. Inoltre – ha proseguito Di Nicola – è importante lavorare anche a operazioni di aggiornamento tecnologico offrendo soluzioni che permettano di non toccare il processo, ma permettano di prelevare dati utili ad esempio per implementare strategie di manutenzione predittiva.
Anche Diego Bizzozero di ESA Automation ha spiegato che la sua azienda, nota sul mercato per i pannelli, è oggi un fornitore di soluzioni complete. "Il pannello operatore si sta affermando come porta per interfacciare campo e cloud. Quello che determinato il successo dei nostri prodotti sul mercato è stato il supporto di tutti i protocolli di comunicazione, ivi comprese soluzioni non più aggiornate. Questo stesso fattore oggi, nell'era di Industry 4.0, consente ai nostri clienti di portare tutti i dati di campo sul cloud". Altro cavallo di battaglia di ESA Automation è la sicurezza. "A SPS Italia porteremo un prodotto che permetterà di creare connessioni utilizzando le stesse strategie di sicurezza impiegate con successo nel mondo bancario, con il telefono in grado di trasformarsi in un "token" rilasciando un codice univoco valido per loggarsi nel sistema.
"Phoenix Contact ha sviluppato una soluzione per distribuire l'automazione su tante stazioni remote come se fossero fisicamente collegate al PLC. Il tutto grazie al cloud". Alessandro Favero ha spiegato che i dispositivi remoti possono essere degli I/O fisici o anche solo registrati che il PLC è in grado di gestire come se fossero realmente collegati. A breve, inoltre, la casa tedesca rilascerà un nuovo dispositivo che consentirà di implementare oltre a ProfiNet anche diversi altri protocolli di comunicazione. Da ultimo, Favero ha rilevato come le nuove piattaforme consentano di utilizzare anche delle app cloud-based per integrare nel controllore diverse funzioni, dai calcoli matematici alle previsioni meteo. Si tratta di app che possono essere sviluppate anche dagli stessi clienti.
Carla Masperi di SAP ha infine portato il punto di vista di un'azienda del settore IT che si sta affermando come uno dei partner principali delle aziende nel percorso di digital transformation. "Quello che osserviamo è che oggi da un approccio B2C stiamo evolvendo verso un approccio C2B, Consumer to Business: sono i clienti che indirizzano le aziende con le loro richieste". Nel settore alimentare le aziende devono relazionarsi a questa dinamica su due fronti: da un lato con l'integrazione IT/OT che renda l'azienda internamente efficiente; dall'altro puntando sull'interconnessione di filiera nell'ottica di una Value Chain 4.0.
Il giro d’Italia continua
Il tour italiano continuerà il 28 marzo a Lucca, con un approfondimento sui settori Farmaceutico, Carta e Arti grafiche. Poi il 18 aprile Bari, con la tavola rotonda "Automazione 4.0 e trasformazione digitale: esperienze e opportunità dei distretti pugliesi".
Tag tematici: Digitalizzazione Tavola Rotonda Food & Beverage Industria 4.0 IoT/IoE Made in Italy Manifattuirero Networking SPS Italia
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