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Il successo riscontrato quest'anno da Formnext, la fiera sull'additive manufacturing che Messe Frankfurtorganizza da quattro anni a Francoforte, si spinge ben oltre le più rosee previsioni e offre lo spazio per una riflessione sul futuro della manifattura.

Nei quattro giorni di fiera, dal 13 al 16 novembre, circa 27mila operatori professionali sono andati in fiera a visitare gli stand di 632 espositori provenienti da 32 paesi: è una crescita del 25% rispetto all'edizione 2017. Anche l'Italia ha giocato le sue carte, confermandosi un attore di primo piano sia nella fornitura di soluzioni sia nell'interesse verso queste tecnologie.

Formnext è, a detta di tutti, una fiera affascinante e bella da vedere. Ma il merito degli organizzatori, come sempre in questi casi, è solo quello di aver saputo cogliere un'esigenza espressa dal mercato: imparare a sfruttare il potenziale offerto dalla manifattura additiva.

E questo non vale solo per le imprese tedesche, anzi. Il 49% del pubblico di Formnext 2018 è arrivato a Francoforte dall'estero, andando a rappresentare le istanze di un parco utilizzatori estremamente vario: dal settore aerospaziale all'automobilistico, dall'Oil & Gas all'ingegneria meccanica, dal settore medicale all'industria dentale, dall'edilizia all'architettura. Visitatori che, edizione dopo edizione, non solo aumentano, ma diventano anche più qualificati

Nell'industria, oltre la prototipazione

Ormai la stampa 3D non è più solo sinonimo di prototipazione, ma una tecnologia che ha tutte le carte in regola per inserirsi stabilmente all'interno dei processi manifatturieri.

La maturità tecnologica che queste tecnologie stanno dimostrando spiega l'interesse da parte del settore industriale per l'additive manufacturing. La possibilità di fare produzione in serie con una velocità adeguata è ormai una realtà consolidata. E allo stesso tempo le case produttrici stanno affiancando alle linee dedicate al settore medicale, dentistico o orafo sistemi espressamente pensati per applicazioni in ambito manifatturieroche utilizzano polveri metalliche o resine speciali che consentono la produzione di componenti adatti a impieghi industriali. 

Sulla strada della personalizzazione di massa

Proprio come sta succedendo nei sistemi di produzione tradizionali, anche nell'additive manufacturing la partita si sta spostando sulla semplicità d'uso, sulla versatilità e sulle funzionalità apportate dalle piattaforme software.

Grazie al mix di innovazioni sui materiali, sui processi produttivi e sul software, la manifattura additiva rappresenta oggi un passaggio chiave nella strada che porta verso la personalizzazione di massa. Un esempio particolarmente interessante è la possibilità di utilizzare le stampanti per realizzare diversi stampi più velocemente e con costi ridotti rispetto a uno stampo in metallo.

Pensiamo ad esempio a un costruttore di automobili che voglia realizzare dei portachiavi specifici per ciascuno dei modelli in produzione. Oppure, spingendoci più in là sul livello di personalizzazione, a un costruttore di occhiali che potrà realizzare una montatura modellata sulla forma del volto del cliente.

Donald Wich, Amministratore Delegato Messe Frankfurt Italia