Eugene Kaspersky, fondatore e CEO di Kaspersky Lab, ha tenuto il 12 febbraio una lecture davanti a una platea di più di 300 studenti del Politecnico.
La connettività è diventata la condizione sine qua non della sopravvivenza delle imprese moderne. La rivoluzione industriale 4.0, insieme alla rapida proliferazione dei dispositivi IOT, nasconde però grandi vulnerabilità perché la connettività, che offre grandi opportunità di sviluppo, è al contempo una grande minaccia per le industrie e le infrastrutture critiche.
Per chiarire questo concetto, Eugene Kaspersky ha fatto una panoramica delle attuali minacce informatiche, mostrando quanto il fenomeno sia cresciuto in questi anni. In particolare ha sottolineato l’aumento esponenziale dei malware rilevati ogni giorno: in base ai dati di Kaspersky Lab siamo infatti passati da 50 nuovi malware rilevati in un giorno nel 1998 ai più di 380.000 nel 2018.
Un altro fenomeno che è cresciuto in questi anni sono le APT (Advanced Persistent Threat): attualmente il Global Research & Analysis Team di Kaspersky Lab monitora costantemente oltre 100 autori di campagne APT, scoprendo gli attacchi mirati più sofisticati e pericolosi. Gli attacchi APT prendono di mira uno specifico obiettivo e attaccano fino a quando non riescono a colpirlo.
“In questo scenario è importante implementare soluzioni in grado di proteggere e prevenire gli attacchi soprattutto quando si parla di industria, ora diventata Industria 4.0. I danni possono essere drammatici perché un malfunzionamento che in una comune azienda non è problematico, come, ad esempio, il ritardo di pochi secondi nell’avvio di una stampa, se riguarda invece un’apparecchiatura industriale può implicare il blocco delle produzione con danni anche enormi”, ha commentato Eugene Kaspersky, CEO di Kaspersky Lab. “Per avere la IOT Immunity, sono quindi necessarie soluzioni IOT secure by design”.
Rivolgendosi agli studenti, Eugene Kaspersky li ha poi invitati a proseguire i loro studi nell’ambito della cybersecurity affermando: “Nel mondo e anche in Italia scarseggiano gli esperti di cybesecurity e ancora di più gli esperti di cybersicurezza delle infrastrutture. Proprio perché sono pochi e rivestono un ruolo chiave, considerate che potrebbero venir pagati come delle football star, quindi pensateci per il vostro futuro”.
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