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Non si è mai troppo piccoli per fare qualcosa

21 marzo 2022
Non si è mai troppo piccoli per fare qualcosa

Per il progetto SHE SPS Italia, l'intervista a Greta Galli, Studentessa dell'Università Bicocca di Milano e Creator. Appassionata di informatica e robotica, Greta collabora già con grandi aziende e flirta con la programmazione da tempo, nonostante la sua giovane età.

Ci sono figure, o esperienze, che hanno ispirato il tuo percorso professionale?

Sì, una in particolare. Salvatore Aranzulla, quando ero piccola, ma anche adesso sinceramente, per qualsiasi problema facevo e faccio riferimento al suo blog. Lì ho imparato come usare un computer e anche come risolvere i vari problemi. Ho sempre apprezzato questo suo stile di "ti lascio tutte le informazioni in maniera gratuita" e negli ultimi anni credo di aver un po' ripercorso questo suo stile condividendo contenuti sui miei social in maniera gratuita e accessibile a tutti.

Come ti sei avvicinata al mondo delle innovazioni tecnologiche?

A  4 anni mia zia mi ha regalato una scatola di mattoncini per giocare, mentre il nonno, sempre in quel periodo, mi ha insegnato come utilizzare i vari attrezzi da lavoro, trapano, martello, morsa e così via. A 11 anni durante un evento Lego nella mia zona ho scoperto i Lego robotici, normali mattoncini che però, grazie all'aggiunta di motori e sensori programmabili potevano prendere vita. Per Natale avevo chiesto quel kit come regalo e da lì è partita tutta la mia passione. Quando ho dovuto scegliere la scuola superiore ho optato per un istituto tecnico, viste le mie passioni, e durante quegli anni mi sono approcciata al mondo dell'elettronica programmabile e della stampa 3D.

C’è un progetto a cui sei particolarmente legata che desideri raccontare?

Di sicuro il progetto a cui sono più legata è Cyborgr3, una mano robotica fatta di mattoncini che funziona come una protesi. L'ho costruita nell'estate del 2018, avevo 15 anni, e ho avuto modo da mostrarla in diversi eventi prima del Covid. L'avevo costruita perché volevo vedere se era possibile costruire delle protesi con qualsiasi materiale e a basso costo, e ci sono riuscita.

Cosa consigli alle nuove generazioni che vorrebbero avvicinarsi al mondo della tecnologia?

Innanzitutto devono capire se è la strada giusta per loro, poi, in caso affermativo, di non farsi abbattere da niente e da nessuno e di continuare per il loro percorso.