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Intervista a Vanessa Orani, ricercatrice in Aitek

4 settembre 2024
Intervista a Vanessa Orani, ricercatrice in Aitek

Vanessa Orani si occupa di ricerca e innovazione nell'ambito dell'AI in Aitek, PMI innovativa genovese. Vanessa ha conseguito la laurea magistrale in Stochastics and Data Science nel 2019, con una tesi di ricerca dal titolo “Bayesian Isotonic Logistic Regression via Constrained Splines: An Application to Estimate the Serve Advantage in Professional Tennis". La sua ricerca si concentra sulle applicazioni dell'apprendimento automatico in diversi settori, come i trasporti, le telecomunicazioni e l'analisi video. Attualmente è coinvolta in un progetto dell'UE volto a esplorare la robustezza, l'equità e l'interpretabilità delle metodologie di AI anche nell'analisi dei contenuti video.

Se è vero che l’intelligenza artificiale non nasce nei giorni nostri, come mai soltanto oggi ha pervaso qualsiasi ambito e contesto quotidiano?

Sì, è vero che l'intelligenza artificiale ha avuto le sue radici nel secondo dopoguerra, quando alcuni matematici iniziarono a esplorare modi per replicare il pensiero logico umano. Tuttavia, all'epoca, i programmi non potevano essere particolarmente complessi a causa di due fattori principali: la limitata disponibilità di dati e la capacità computazionale delle macchine. Solo grazie ai progressi nella scienza dei semiconduttori e delle telecomunicazioni, oggi possiamo addestrare modelli di intelligenza artificiale così sofisticati. È affascinante osservare come i vari settori della scienza siano interconnessi, e come l'avanzamento dell'ingegneria in settori distanti dalla matematica abbia fornito ciò che serviva ai ricercatori per addestrare modelli di AI estremamente complessi.

Molte volte l’AI viene vista negativamente e interpretata come un ostacolo al lavoro umano. Come smentisci questo filone di pensiero?

Come ogni avanzamento tecnologico nella storia dell'umanità, anche l’AI sta cambiando le nostre vite. È fondamentale comprendere che l'AI deve essere vista come uno strumento che supporta gli utenti nel loro lavoro, alleviandone il carico, piuttosto che come un'entità autonoma che può operare senza il contributo umano. Ciò che deve essere trasmesso a chiunque non sia esperto di questi sistemi è una visione equilibrata dell'uso dell'AI, dove il ruolo umano rimane essenziale nel processo decisionale e nell'interpretazione dei risultati. Il concetto di AI come strumento sta alla base di ogni applicazione che sviluppiamo in Aitek, in totale compliance con le regolamentazioni europee.

L’AI comporta un problema di regolamentazione. Che soluzioni possono essere applicate in termini di trasparenza e utilizzo dei dati?

L'intelligenza artificiale deve essere gestita con responsabilità ed etica, per questo l’uomo deve mantenere il controllo delle decisioni prese dall'IA. Questo richiede una vigilanza continua e l'implementazione di regolamentazioni adeguate che garantiscano un utilizzo dell’AI etico e conforme alle normative. È importante sottolineare il ruolo cruciale dei dati utilizzati, che devono essere attentamente selezionati per evitare il rischio di incorrere in problematiche di bias durante il processo di apprendimento dell'IA, rispettando inoltre la privacy dei soggetti coinvolti. Inoltre, i modelli di AI devono fornire dei risultati affidabili, che siano quindi accurati e coerenti in diverse situazioni e contesti. In Aitek, stiamo affrontando attivamente queste sfide, dimostrando il nostro impegno nell'adozione responsabile e etica dell'IA.

 

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Tag tematici: She SPS Italia Intelligenza Artificiale

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