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Verso un welfare 4.0, l’esempio delle Marche

15 settembre 2017

Donald Wich, Amministratore Delegato Messe Frankfurt Italia

Nell’era dell’industria 4.0 il tema della tecnologia e quello del lavoro si intrecciano sempre di più, al punto da essere ormai considerati due lati della stessa medaglia.

È ampia e condivisa, infatti, la consapevolezza che non si possa più pensare di incentivare l’adozione di tecnologie in grado di avere un forte impatto sull’occupazione senza un nuovo “welfare 4.0”. Ma è altrettanto chiaro che, se vuole guadagnare competitività sui mercati internazionali, e quindi mantenere e sviluppare occupazione, il Paese non possa fare a meno di intraprendere con convinzione il percorso di Digital Transformation dell’industria, dell’agricoltura, dei servizi e della Pubblica Amministrazione.

Un settembre decisivo

Il mese di settembre di quest’anno rappresenterà un momento di grande importanza per capire la strada che l’Italia prenderà: Governo, università, mondo economico e imprenditoriale, organizzazioni sindacali si siederanno intorno a un tavolo per dar vita al secondo capitolo della Cabina di Regia del Piano Industria 4.0.

In questa sede sarà valutata l’efficacia delle misure messe in campo – un’efficacia già dimostrata intanto dall’aumento di ordinativi e produzione in quasi tutti i settori; e sarà anche l’occasione che le parti in causa avranno per suggerire aggiustamenti, modifiche e integrazioni operative per rendere il Piano ancora più efficace.

Al Governo poi il compito di tradurre queste indicazioni in misure concrete nella prossima Legge di Bilancio. Da quello che è trapelato, pare ormai certo un rilancio degli incentivi che hanno funzionato – iperammortamento in primis – ma anche l’inserimento di nuovi capitoli alla voce lavoro e formazione: incentivi per le assunzioni dei giovani, tramite un taglio del cuneo fiscale, e bonus formazione 4.0.

A fine mese, inoltre, ci sarà il G7 dell’innovazione di Torino, dove tecnologia e lavoro saranno ancora protagonisti.

L’esempio delle Marche

C’è però anche chi si è portato avanti. Sono molte le Regioni che hanno attivato dei progetti che si affiancano e rafforzano le iniziative nazionali (Emilia Romagna, Campania, Lombardia, per citarne alcune).

Mi fa piacere però citare il caso della Regione Marche, che lo scorso 8 settembre ha varato un bando che – in qualche modo – anticipa l’iniziativa del Governo, mettendo sul piatto una serie di incentivi economici per l’adozione di tecnologie digitali dedicati alle micro, piccole e medie aziende che attivino almeno un tirocinio di inserimento o reinserimento lavorativo. Il bando prevede inoltre un concreto supporto economico per le aziende che decidano di assumere i tirocinanti e dei voucher per la formazione.

Un segnale importante che giunge da una regione nella quale ci sono tante attività manifatturiere che rappresentano una vera e propria perla per il Made in Italy.

Noi di Messe Frankfurt Italia abbiamo già incontrato le aziende del territorio la scorsa primavera ad Ancona, in occasione di una delle tappe di avvicinamento a SPS Italia; e lo faremo ancora perché proprio ad Ancona si terrà il 26 settembre la prossima edizione del nostro Forum Meccatronica, dove il gruppo di lavoro coordinato dal prof. Giambattista Gruosso del Politecnico di Milano presenterà l’aggiornamento del suo osservatorio per la mappatura delle competenze meccatroniche, con un focus sul territorio marchigiano.

Mi fa anche molto piacere sottolineare che il 25 settembre, il giorno prima del Forum, grazie a un’iniziativa di cui si è fatto portatore il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell’Università Politecnica delle Marche, dieci importanti realtà manifatturiere delle Marche potranno presentare al pubblico i loro progetti di innovazione 4.0 e avranno inoltre modo di confrontarsi con alcuni tra i più importanti fornitori di tecnologie per capire come possono ulteriormente perfezionare il loro percorso di trasformazione digitale.